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1) Dizion. 5° Ed. .
GALLA.
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GALLA.
Definiz: Sost. femm. Escrescenza, per lo più rotonda, e leggerissima, la quale nasce su i rami delle piante ghiandifere, ed è prodotta dalla puntura di certi insetti, che depongono le uova nella buccia tenera di esse piante, dove per ciò l'umore nutritivo si agglomera, e fa un globo più grosso o più piccolo, liscio, oppure peloso, crinito, o coronato, secondo la diversa specie degl'insetti e delle querci. È astringentissima, e si adopera in certe arti, e nella medicina. Familiarmente Gallozzola.
Dal lat. galla. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 264: La sua superficie (della ghianda) è molto lazza, e simigliantemente le galle de' detti arbori (quercia, rovero, e cerro), onde vale al flusso del sangue delle femmine.
Esempio: Tratt. Set. 56: Abbi apparecchiata una barca piena d'acqua chiara e messavi su la galla, la quale è il suo fondamento (del color bigio); e se potessi avere galla cotta, che non fusse troppo soprastata, sarebbe buona, e faratti colore piombante e vivo sanza nulla di rosso, imperò che togliendo la galla cruda, assai ne puoi tu tòrre poca che non ti venga rosso per la sua fortezza, e pieno di pecchia di detta galla.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 24: Con tutte l'arme andò per mezzo l'acque, Come s'intorno avesse tante galle.
Esempio: Domen. Plin. 770: Nè ci sono manco sorti di galla: che v'è la soda e la perforata, la bianca, la nera, la maggiore e la minore, e tutte hanno una medesima virtù.... Giovano alle giengie, all'ugola, e alle ulcere della bocca: arse e spente nel vino, a' deboli di stomaco. Impiastransi al male de' pondi, ec.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 232: Le quercie.... producono, oltre alle ghiande, ancora galle di due sorti, maggiori cioè e minori. Le maggiori son grosse come noci, leggiere e fongose. Le minori son grosse come nocciuole, crespe, dure e serrate; e son quelle di cui è l'uso nelle tentorie, ed appresso coloro che conciano le cuoia.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 62: La galla che nasce nelle ghiandifere, e pertanto è medicina, nasce per il più del mese d'aprile, così la bianca come la nera.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 5, 1: E in fine Libertade impetrata Dal Padron della nave Salvagente, Ch'ha caricata galla.
Esempio: Red. Esp. Insett. 145: Se sia colta una galla coronata subito che spunti dall'albero, e che dentro di essa l'occhio non possa scorgere principio di uovo, questa galla mai non baca, e non tarla, e mai non produce la mosca.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Galla.... Adesso l'uso comune ha introdotto che s'intenda per ogni maniera di gallozza o gallozzola, che si trova sopra gli alberi, particolarmente ghiandiferi. Questa è un'escrescenza delle dette piante, fatta per lo più in forma di pallottola, cagionata da certe spezie di mosche salvatiche, che per ordinario sulle cime de' rami teneri e crescenti delle querce e delle roveri intrude l'uovo, accompagnato da un sugo fermentativo, che altera le fibre e il sugo del ramicello, di maniera che in vece di allungarsi in ramo, si contorcono in giro attorno l'uovo, e lo chiudono e l'abbracciano e l'imprigionano, formandosi la galla.
Esempio: E Vallisn. Op. appr.: Galla coronata, è una spezie di gallozza delle maggiori, che ha verso la sommità un risalto, che la circonda a guisa di corona. Ve ne sono di moltissime spezie,... varianti nella grossezza, nel colore, nella figura, nella superficie pulita, o tubercoluta, o irsuta, o spinosa, o ruvida, o frondosa, ec.
Definiz: § I. E dicesi pure così un'Escrescenza consimile, prodotta dalla medesima causa, la quale nasce sulle foglie stesse delle piante ghiandifere, sopra altri alberi, su varj frutici, ed anche sopra certi vegetali, ma differisce dalla galla comune nella grossezza, nella durezza, e talvolta nella figura, e non serve ad alcun uso. –
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Di queste galle o gallozzole, oltre, i suddetti alberi, se ne trovano anche sopra altri, e sopra diversi arbuscelli o frutici, e insino sopra alcune erbe, varianti solo nella durezza e grandezza, e qualche volta nella figura.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 335: Alcune galle sono state osservate a' nostri tempi, e alcune escrescenze di piante, le quali debbono la loro origine a insetti.
Esempio: Targ. Viagg. 6, 50: Queste sono certe galle, grandi quanto un grosso granello di grano, con punta acuta, di color rosso vivissimo nella foglia fresca, che posano per ritto sulla parte superiore delle foglie del faggio, e diventano dure, legnose, vuote dentro, con un foro tondo aperto nella faccia inferiore della foglia,... e sono ricettacoli d'uova d'una specie di scarabeo.
Definiz: § II. Per similit., dicesi un Enfiato che viene ai lati della giuntura del nodello del cavallo, per umori che ivi si addensano; ed è Term. di Veterinaria. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 401: La fummosità della stalla suol generar, per la sua caldezza, galle e mali umori alle gambe bagnate.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 408: Galla è una enfiatura a modo d'una vescica piccola, di grandezza d'una noce, la qual si genera intorno alle giunture delle gambe allato all'unghie.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Galla, si chiama pure un enfiato, che vien ne' piedi a' cavalli.
Definiz: § III. E dicesi pure di Piccolo gonfiamento pieno di umore, Vescichetta, che venga sulla pelle dell'uomo per bruciatura, o per altra cagione.
Definiz: § IV. Galla, per estensione, si usò per Ghianda. –
Esempio: Dant. Purg. 14: Tra brutti porci più degni di galle, Che d'altro cibo fatto in uman uso, Dirizza [Arno] prima il suo povero calle.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 328: Più degni di galle, cioè ghiande.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Galla. Dicono i maestri che propriamente significa ghianda, ma adesso l'uso comune ha ec.
Definiz: § V. E con qualche aggiunto, è presa a denotare, sia il Frutto del cipresso, Coccola, sia la Noce aromatica. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 90: Per fare buona alena, cioè buono alito di bocca, prendete galla muscata, pomice marina, ec.
Esempio: E Benciv. Aldobr. P. 186: Si riscalda d'incenso,... di savina, di galla moscata, e di mace.
Esempio: E Benciv. Aldobr. P. altrove: Prendete galla muschiata,... allume, salnitro, e scorza di mele granate.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 270: Le sue foglie e galle (del cipresso) sono stitiche, e le foglie rimuovono la morfea, e saldano le ferite; e la sua noce, o vero galla, fa il simigliante, e conforta i nervi, e fortifica ec.
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn. 6: Recipe scorze di melograno, balaustie, cioè le meluzze che caggiono del detto melo, galluzza, galle d'arcipresso, foglie di nespolo e di quercia e di petacciuola.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 17: Altri [recan] di pesco foglie, Giusquiamo, papaver,... la galla di cipresso, ec.
Definiz: § VI. Per similit., si disse per Grossa pillola, Boccone o Morselletto medicinale. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 110: Vorrebbesi fare con belle galle di gengiovo, e con bella vernaccia.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 113: Non potrà mandar giù la galla, anzi gli parrà più amara che veleno, e sputeralla.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 226: Il Gonnella buffone vende alla fiera di Salerno stronzi di cane per galle di grandissima virtù.
Definiz: § VII. Leggiero come una galla, o più di una galla, vate Leggerissimo; ed usasi più che altro in senso figurato, parlandosi di persona. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 4: Il caso Che mi tolse di là fu l'aver moglie.... Vana e leggieri assai più d'una galla, Volubil sì, che tal non è farfalla.
Esempio: Not. Malm. 2, 552: Galle.... leggierissime palle, che nascono dalle querce: donde Leggieri com'una galla.
Definiz: § VIII. A galla, posto avverbialm., vale Sulla superficie, o A sommo, del liquido del quale si discorre; e in modo assoluto usasi più particolarmente per Sulla superficie, o Al sommo, dell'acqua, A fior d'acqua; ed è il contrario di A fondo. Maniera nata dalla proprietà che ha la galla, di stare, per la sua leggerezza, a fior d'acqua. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 478: A voler conoscer l'uova piene dall'altre, quando le vieni a porre, sì è da metterle nell'acqua, imperocché le piene vanno a fondo, e le sceme nuotano a galla.
Esempio: Leggend. quattr. M. 18: E approssimandosi il tempo della passione di Cristo, dicesi che quello legno venne a galla sopra l'acqua, e gli Giudei lo tolsero, e fecerne la Croce di Cristo.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 4: Quelli assentatori, i quali lodavano lo spendere, e col bicchiere in mano giuravano e promettevano porre la vita per loro, tutti sono fatti come i pesci: mentre l'esca nuota a galla, in grande moltitudine germogliano; divorata l'esca, solitudine e deserto.
Esempio: Bern. Orl. 42, 68: La balena n'andava lenta lenta, Perch'era grande e di natura grave; La vuol giugnere il principe, ma stenta, Baiardo a galla va com'una nave.
Esempio: E Bern. Orl. 44, 2: Era sì grosso il sangue, che la gente, Correndo, a galla ne portava morta.
Esempio: Grazz. Pros. 78: Non stette guari che a galla tornando, nelle vangaiole aveva otto o dieci pesciotti, tutti di buona fatta.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 20: E divien l'acqua sì fetente e gialla, Che i pesci vengon tutti quanti a galla.
Esempio: Segner. Incred. 18: Se egli vuol vivere, conviene che suo mal grado, dopo alcun tempo di respiro soppresso, ritorni a galla.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 173: Quella vescica piena di aria.... è di gran giovamento al nuoto di quei pesci che ne sono corredati, ed al loro reggersi a galla.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 96: La quale nel farsi il voto, portata a galla sopra l'argento, venisse loro a chiudere l'imboccatura.... della canna.
Definiz: § IX. In locuz. figur. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 94: Bisognando di nuovo rituffarmi, essendo già lasso, gran rischio correrò di non ritornare a galla.
Esempio: Fag. Rim. 4, 35: Adesso che io sto per affogarmi, Voi con un atto sol di volontà Potete fare a galla ritornarmi.
Esempio: Giobert. Apol. Proem. 4: Lasciate che in Italia il flutto si appiani, e i Padri sprofondati a galla ritorneranno.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Pataff. 6: E qui non mi ripigli la brigata, Perchè 'l cervello a galla mi conduco.
Esempio: Pulc. L. Lett. A. 182: Avete tolto a mostrare la magnificenzia ed umanità vostre in tenere a galla questo dispetto della generazione umana (cioè Luigi Pulci).
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 450: Mi pare che l'una e l'altra [lettera] dica molto bene e' sua concetti, e che voi abbiate messo le vostre ragione tanto a galla, che restiate giustificato.
Esempio: Capp. Longob. 78: Sintantochè l'indipendenza delle città guelfe non ebbe rifatto o rimesso a galla un popolo italiano, veggiamo in Italia gran numero d'uomini professarsi longobardi, e seguitare questa legge.
Definiz: § XI. Per similit., dicesi più che altro di piante, o del modo di piantare, e vale Presso, o Vicino, alla superficie della terra, Pochissimo addentro nel suolo; che pur dicesi A fior di terra; e il suo contrario è parimente A fondo. –
Esempio: Tedald. Agric. 62: Si secca [il pesco] per esser abbandonato dall'altre barbe, che non lo seguitano in fondo, ma attendono a andare a galla.
Esempio: Dav. Colt. 511: Generalmente poni adentro; ma dicono che i mandorli e' susini amano stare a galla.
Esempio: E Dav. Colt. 517: La cagione perchè il pesco non dura, dicono essere, che egli mette le barbe poco a dentro, e vannosene presto a galla tralle due terre.
Esempio: Pop. Disc. Ragn. 615: Ponli (i ginepri) a galla, e riguardali dal pennato, che ne sono inimici d'ogni tempo.
Esempio: E Pop. Disc. Ragn. appr.: Ponendo arcipressi, tienti a galla.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 79: Il fico.... ficca le barbe nella sommità del terreno, ed il cerro per lo più tanto a galla che si scuopron mezze.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 89: Quelli [arbori] che si piantano a galla e poco fra terra, svegliendosi facilmente, non durano, ec.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 58: Si osservi di porli (i cavoli bianchi da estate) discosti di solco un terzo di braccio, e un altro terzo di lontananza tra loro, e si copra col terreno le sole barbe, lo che comunemente si dice porre a galla.
Definiz: § XII. Essere a galla negli ufficj, si disse figuratam. per Esser tratto sempre dalle borse e fatto ufficiale del Comune. –
Esempio: Vell. Cron. 108: Tennono [i Capitani] consiglio alla Parte, nel quale ebbe di molti Guelfi, che sono a galla negli uficj, e non vorrebbono aver nè pari nè compagnone.
Definiz: § XIII. Restare di un dato peso a galla ad uno, trovasi per Essere di tanto più leggiero che quegli, in senso però figurato. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 7: Passa un che gonfia, e si stima sei grani Più di me grave, benchè d'undici once Forse mi resti a galla.
Definiz: § XIV. Stare a galla, vale Sostenersi sull'acqua, o sopra altro liquido, o su cosa liquefatta, Galleggiare: contrario di Andare a fondo, Sommergersi. E anche talvolta vale semplicemente Stare a fior d'acqua. –
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 133: Se l'arte umana fa, che le vasa del metallo poste nell'acqua subito s'affondano, e per alcuno modo fatte possono notare e stare a galla, or quanto più ec.?
Esempio: Bocc. Decam. 8, 418: Affermo che io non son grave, anzi son io sì lieve, che io sto a galla nell'acqua.
Esempio: Cant. Carn. 225: Quando piove, in salti e in canti I ranocchi a galla stanno.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1372: Sono oltre a ciò tutti i metalli ponderosissimi, del che è cagione la densità grande della sustanza loro. E di qui viene che, gittandosi ne i metalli liquefatti qualche cosa ponderosa, vi sta di sopra a galla, e non se ne scende a fondo.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 12: L'acqua nel ghiacciarsi cresce di mole, e 'l ghiaccio già fatto è più leggier dell'acqua, standovi a galla.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Stare a galla o galleggiare, si dice stare sull'acqua a guisa di galla, essendo leggierissima quando è secca e perfezionata, imperocché verdi e non mature vanno a fondo.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 118: Sai tu perchè tu stai A galla più di lei? Perchè più vuota sei (si parla di due zucche).
Definiz: § XV. Venire a galla, detto figuratam. di azioni segrete, e propriamente non buone, vale Scoprirsi, Palesarsi. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 13, 107: Ma non gran tempo stè tal fatto sotto, Chè venne a galla, e il seppe la regina, Ed al marito suo ne fece motto.
Definiz: § XVI. La verità sta sempre, o vien sempre, a galla. –
V. Verità.